Non tutti i consumatori riflettono a sufficienza su un dato: il vino è un prodotto agricolo, non industriale. Anzi: tanto più è buono e di qualità quanto più il suo legame con la terra di origine è saldo, forte, insostituibile. I vignaioli e i vitivinicoltori vivono quotidianamente nelle loro vigne, perché per produrre vini ottimi (l’assunto non appaia scontato!) è fondamentale disporre di una materia prima d’eccellenza, appunto i grappoli d’uva e gli acini. Ecco quindi che un vignaiolo è in grado di capire, durante ogni vendemmia, quale sia il livello delle uve raccolte. Egli vede crescere i grappoli di settimana in settimana, li vede maturare, li protegge dalle possibili malattie fungine o virali, sta attentissimo alle condizioni climatiche. Grandine o piogge torrenziali possono produrre danni enormi alle uve, ma anche la siccità prolungata e le temperature molto elevate.
«Il 2024 sarà un’annata da ricordare per il Gaglioppo e i vini del Cirò, straordinaria dal punto di vista qualitativo. Ho tanti anni di esperienza e vi posso assicurare che le nostre vigne, in questa stagione, hanno dato frutti eccellenti, direi superlativi». Lo ha affermato a LaCNews24 Pasquale Iuzzolini, titolare assieme ai fratelli Antonio e Rossella dell’omonimo gruppo vitivinicolo che con i brand Tenuta Iuzzolini e Fattoria San Francesco è leader in Calabria per produzione e vendite, ma è anche titolare di tanti ettari vitati nel cuore più nobile dell’area Dop (Cirò e Cirò Marina).
«Stiamo estraendo profumi straordinari, sia per i rosati sia per i bianchi, ed anche per i rossi», ha precisato Pasquale Iuzzolini con un occhio attento anche ai vini rossi importanti e strutturati. Occorre ricordare, in quest’ambito, che i vini rosati del Cirotano sono un fiore all’occhiello della vitivinicoltura meridionale e nazionale, in quanto sprigionano bouquet aromatici di una complessità rara. E proprio il Gaglioppo, in questo 2024, sta garantendo risultati strepitosi. Altrettanto prestigio stanno acquisendo i vini bianchi, prodotti in prevalenza a base di Greco Bianco o di Pecorello. Pasquale Iuzzolini è un vitivinicoltore di non comune competenza, ed ha attestato che il 2024 sarà un anno da segnare sul calendario vitivinicolo cirotano, perché la vendemmia dei vitigni autoctoni, e non solo, sta fornendo uve ottime in quanto molto sane e maturate nel migliore dei modi, tali da poter garantire vini bianchi, rosati e rossi di cui andare orgogliosi.
di Redazione Grand Terroir