Grand Terroir ha seguito venerdì 4 ottobre, a Camigliatello Silano (Spezzano della Sila), in Località Malarotta, presso il Centro Sperimentale di Arsac, la Diciottesima Giornata della Podolica, organizzata da Ara Calabria. La Podolica è un bovino autcotono della Calabria, di origini molto antiche, presente anche in altre regioni del Sud Italia (Lucania, Puglia, Molise, Campania…). Nella Sila la Podolica ha trovato, nei millenni, un suo habitat molto favorevole. I bovini podolici sono soggetti, annualmente, alla tradizionale transumanza che consente di sfruttare i pascoli verdeggianti della montagna calabrese. La Podolica è un bovino molto rustico allevato allo stato brado o semibrado, nel senso che la sua alimentazione può essere integrata in periodi di siccità o di freddo gelido con abbondanti nevicate, per cui si nutre di tante diverse specie vegetali ed essenze. La qualità elevatissima della sua dieta, il suo particolare patrimonio genetico, e il continuo libero deambulare conferiscono alle carni e al latte della podolica proprietà organolettiche e nutrizionali straordinarie.
La Giornata della Podolica, seguita direttamente da Massimo Tigani Sava, giornalista e scrittore che coordina il progetto Grand Terroir (LaC Network), è stata caratterizzata anche dall’asta delle manze cui hanno partecipato diversi allevatori calabresi e lucani. Asta curata dall’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne), presente con il suo presidente nazionale, Luca Panichi. L’Anabic in Italia è impegnata nella gestione del Programma Genetico delle razze bovine da carne Marchigiana, Chianina, Romagnola, Maremmana e Podolica.
Durante la Giornata della Podolica si è tenuto anche un convegno alla presenza del commissario Arsac Calabria, Fulvia Caligiuri; del presidente Ara Calabria, Michele Colucci; del direttore Ara Calabria, Filomena Citraro; del direttore nazionale Anabic, Stefano Pignani, dei rappresentanti delle principali categorie agricole.