La costa tirrenica calabrese, in particolare nel tratto che va da Pizzo a Palmi, offre scorci panoramici unici e suggestivi che guardano verso le Isole Eolie. Questa immagine è stata scattata da Massimo Tigani Sava, giornalista e saggista, nei giorni di settembre, al tramonto, nel territorio di Francavilla Angitola (Vibo Valentia). Si noterà sullo sfondo, nitida e chiara, la sagoma dello Stromboli: sembra quasi di poterlo toccare allungando un braccio e si comprende come sin dall’antichità una parte della Calabria fu in contatto con la civiltà eoliana. Le Isole Eolie, dette anche Lipari, sono un arcipelago che fa capo alla Sicilia e di cui fanno parte sette isole principali cui si aggiungono diversi isolotti e scogli. La più grande è Lipari che supera di poco i 37 chilometri quadrati, seguita da Salina (27 circa), Vulcano (21), Stromboli (circa 13), Filicudi (quasi 10), Alicudi (poco più di 5) e Panarea, la più piccola (poco più di 3). Le Eolie sono tutte isole di origine vulcanica, situate nel Mar Tirreno meridionale, proprio di fronte alle coste settentrionali della Sicilia. Le si raggiunge, con mezzi navali, da Milazzo o anche da porti della Calabria, come nel caso di Vibo Marina o di Tropea. Nelle giornate più terse, da diversi punti della costa tirrenica calabrese centro-meridionale è possibile scorgere le principali “sorelle” dell’arcipelago che è stato abitato sin dai tempi più remoti e che ha sviluppato, nei millenni, una civiltà propria detta “eoliana”. Al giorno d’oggi le Eolie rappresentano una delle mete turistiche più amate del Mediterraneo.
L’isola di Stromboli, immortalata in questa immagine, caratterizzata dall’omonimo vulcano, è la più settentrionale ed orientale dell’arcipelago, abitata da poche centinaia di persone in due piccoli centri (Stromboli, che comprende diverse località quali Scari e Piscità, e Ginostra). Vicinissima allo Stromboli, in direzione nord-est, c’è lo scoglio detto Strombolicchio, vetusto camino vulcanico. La Calabria merita un’attenzione particolare anche per la presenza di paesaggi incantevoli, spesso descritti, con grande entusiasmo e ammirazione, dai protagonisti del Grand Tour.