Si è tenuta a Vibo Valentia, nella sede di Confindustria, la mattina del 4 dicembre 2024, la presentazione dell’Accordo Quadro denominato “Cibo per la Vita”, sottoscritto fra il Polo di Innovazione Alimentare “Future Food Med” e il Banco Alimentare. Sono intervenuti: Rocco Colacchio, presidente di Confindustria Vibo Valentia e presidente del Polo di Innovazione Alimentare; Maria Teresa Russo, professore ordinario all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, responsabile scientifica progetto Polo di Innovazione Agroalimentare; Giovanni Bruno, presidente nazionale del Banco Alimentare; Giovanni Romeo, direttore Calabria del Banco Alimentare; Domenico Monardo, presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Vibo Valentia. Tra le personalità del mondo imprenditoriale vibonese che hanno partecipato alla firma dell’Accordo Quadro anche Nuccio Caffo, Ceo del Gruppo Caffo 2015, azienda leader in Italia nel comparto degli amari.
«Il Polo di Innovazione Future Food Med e il Banco Alimentare – si legge nella presentazione ufficiale – uniscono le forze per promuovere una collaborazione operativa e strategica attraverso la firma di un Accordo Quadro che rappresenta un impegno condiviso per la sensibilizzazione verso i temi della lotta alla povertà, la lotta contro lo spreco alimentare ed il sostengo concreto del sistema imprenditoriale verso le fasce più deboli della società. L’Accordo Quadro denominato “Cibo per la Vita” nasce, non a caso, nel periodo di Natale, che è momento dell’anno che più di altri stimola in ognuno di noi una riflessione sul dono. E donare il cibo a chi è afflitto a povertà alimentare è, e deve essere, per ognuno di noi un imperativo. Nell’ottica del “dono di Natale” l’accordo vuole essere lo strumento concreto affinché la percezione di questo imperativo morale ed etico sua esteso a tutto l’anno con l’intento di dare un concreto contributo a chi è in una condizione di svantaggio e necessità di un aiuto». «L’iniziativa consentirà di lavorare – si precisa nella presentazione ufficiale – su soluzioni innovative volte a proporre modelli di valorizzazione per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari a sostegno delle comunità più fragili. Questo accordo rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra il mondo dell’innovazione, dell’impresa e del volontariato, con l’obiettivo di coniugare innovazione, produzione e obiettivi sulla sostenibilità declinati in Agenda 2030 ed in particolare lotta alla fame, alla povertà e alla malnutrizione e miglioramento della qualità della vita delle comunità. Un passo concreto verso un futuro in cui innovazione e sviluppo tecnologico si traducono in benessere per tutti».
Fotografia pubblicata: un momento dell’incontro tenuto in Confindustria Vibo Valentia