Il convegno di apertura della Calabria presente al Vinitaly edizione 2024 ha avuto un titolo suggestivo: “Dove tutto è cominciato. Enotria, Magna Grecia e Vinitaly: le radici del futuro”. Il collegamento sempre più stretto e proficuo tra radici identitarie dell’antichissima terra bruzia e produzioni enologiche di qualità è da salutare con soddisfazione e attenzione. Domenica 14 aprile, alle ore 14.00, hanno preso la parola: Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria; Gianluca Gallo, Assessore regionale all’Agricoltura; Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere; Filippo Demma, Direttore dei Musei Calabria e del Parco archeologico di Sibari e Crotone; Massimo Tigani Sava, giornalista di LaC Network e saggista. Ha moderato il giornalista Andrea Radic.
L’ampia area espositiva della Calabria, dotata anche di aree apposite per talk e degustazioni guidate, ha ospitato molte cantine della regione ed anche, per la prima volta, i produttori di amari, comparto leader in Italia.
Nel suo intervento Massimo Tigani Sava, attivo a Verona per LaC Network e per presentare il Sistema Grand Terroir, ha tra l’altro ricordato come il pieno recupero della dimensione enotria della Calabria sia fondamentale per conferire la giusta e necessaria distintività, nei mercati globali, alla vitivinicoltura calabrese che può rivendicare a viva voce di essere molto più antica e profonda della pur splendida fase storica magnogreca.